Pop Up Lab arriva a Prato nel 2017 e coinvolge due vie del centro storico (via del Serraglio e via Muzzi) situate a lato della stazione ferroviaria di Porta al Serraglio. Delle 2765 attività commerciali che risultano attive in città in quell’anno, se ne contano 57 nell’area scelta per la sperimentazione. L’intervento viene previsto non solo a fronte dello svuotamento delle funzioni commerciali ma anche per un’esigenza di rivitalizzazione a fronte della crescita di insicurezza nei residenti e di effettivi eventi di microcriminalità.
Una prima fase di mappatura degli spazi serve a censire il numero dei fondi sfitti (37) ed a mettersi in contatto con i loro proprietari. In 21 accettano di aderire al progetto.
Tramite una Call for Ideas vengono presentati 38 nuove attività, tra le quali vengono selezionati i 21 da inserire nei 18 fondi protagonisti della riapertura. Le nuove attività, a carattere prevalentemente commerciale ed artigianale, partecipano ad una grande giornata di inaugurazione collettiva il 30 settembre 2017.
La sperimentazione temporanea ha durata di 3 mesi e mezzo e rappresenta in vari casi l’occasione di contribuire ad un’evoluzione della filiera produttiva. La bottega degli artigiani, per esempio, si afferma come il primo punto vendita aperto da un’azienda di maglieria del territorio.
Al termine del progetto, 6 attività decidono di convertire la loro presenza in via Serraglio/via Muzzi da temporanea a permanente. Altre 5 attività estranee al progetto Pop Up Lab, scelgono comunque l’area di intervento per l’apertura di nuovi negozi al seguito della sperimentazione.